domenica 20 settembre 2009

Giornalismo del dopoguerra. Tra memoria e rimozione


Al termine della Seconda Guerra Mondiale, l'Italia è un paese insanguinato, dilaniato da conflitti umani e politici, al contempo è una terra di confine, l'ultima appendice occidentale sul mediterraneo.

Quale ruolo hanno avuto i giornali in questa situazione?

Un ruolo principale, il veicolo tra le necessità del governo e la reazione del paese.

Il desiderio collettivo di chiudere i conti con il passato trova risonanza perfetta sulle pagine dei quotidiani, appena tornati nelle mani dei vecchi proprietari. Si assiste così a una lenta ma inesorabile rimozione della memoria dei conflitti appena sopiti.

Il racconto, attraverso le parole dei giornalisti e gli articoli più significativi del giornalismo italiano nell'immediato dopoguerra, dal processo Kesselring (descritto magnificamente da Indro Montanelli nel 1947) alla cicatrice visibile di filo spinato a tagliare il territorio della Venezia Giulia e dell'Istria.

La storia dei conflitti presenti in Italia, tra antifascisti e anticomunisti nella quale i giornali giocarono un ruolo politico, reso esplicito anche dall'analisi degli assetti proprietari delle maggiori testate italiane.

La necessità di unire l'Italia si affianca a quella di pacificare il territorio, ma per fare questo i problemi irrisolti devono rimanere tali: gli scontri dimenticati, i documenti sulle stragi insabbiati, e i responsabili impuniti. Gori Savellini utilizza la carta stampata per descrivere un monento storico delicato. Le descirzioni dei giornali, i tagli degli articoli e la linea politica delle testate o delle grandi firme vengono fatte parlare nel loro complesso e nella loro sintesi per descrivere la tendenza ad assolvere i fascisti per non destabilizzare il paese.

L'attualità di questo saggio è data dall'unione tra la storiografia narrata e le teorie comunicative moderne: la storia appare fatta dalle opinioni e le opinioni dagli opinion makers.

Giuseppe Gori Savellini, l'autore, è laureato in Storia dei Media presso il dipartimento di Scienze della Comunicazione dell'università di Siena, è cultore di Teorie e Tecniche del Linguaggio Giornalistico. Si occupa di comunicazione pubblica e politica. Studioso anche di cinema, collabora con festival, rassegne e laboratori di produzione.

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Il libro sarà presentato a Firenze il 29 settembre alle 21 e 30 con un reading di Riccardo Lentini ( scrittore, regista teatrale). Sarà presente l'autore. Vi comunicheremo dettagli più precisi prossimamente.

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