venerdì 23 ottobre 2009

Temporaneamente tua


Un appuntamento importante
Lavoro sessuale e lavoro di genere.

ELISABETH BERNSTEIN
TEMPORANEAMENTE TUA
Intimità Autenticità e Commercio del Sesso
Introduzione di Sexy Shock
Odoya, Bologna, 2009

Presenteremo questo libro
Mercoledì 28 ottobre 2009, ore 15,30 Aula Dipartimento “Carlo Arturo Jemolo” Dipartimento di Politica, Istituzioni,
Storia Strada Maggiore, 45 Bologna

Intervengono Gaia Giuliani (Università di Bologna) la traduttrice del volume, Maia Pedullà e le autrici dell’introduzione, Betty (Sexyshock)
Coordina: Raffaella Baritono docente di Storia e Istituzioni delle Americhe


Elizabeth Bernstein è Assistant Professor in Sociology and Women’s Studies al Barnard College della Columbia University. È stata co-editor del volume Regulating Sex: The Politics of Intimacy and Identity. Può il lavoro sessuale essere protagonista di un empowerment femminile?

Questa ricerca su campo si occupa di dare una risposta a questo interrogativo, che può apparire dall’esito scontato. E dimostra che l’esito non è così scontato. Passando sette anni tra cellulari della polizia, associazioni di sex workers, strade e night club di tre città diverse (San Francisco, Amsterdam e Stoccolma), Elisabeth Bernstein trova ragazze che hanno compiuto una scelta.

Il ragionamento che vede mutare le parole d’ordine della società borghese da sacrificio a godimento (tesi che si fanno spazio nei ragionamenti di svariati intellettuali europei) suggerisce la possibilità, tramite il lavoro sessuale di guadagnare meglio lavorando meno. Il sex work al femminile non è facilmente inquadrato come il “mestiere più vecchio del mondo”, può essere considerato una specie imprenditoriale che mette in campo doti femminili e creatività, grazie allo sviluppo dei mezzi di contatto con il cliente dato dal web. Ma anche grazie al sindacato delle ballerine “esotiche”; alla solidarietà tra ragazze o al ragionamento collettivo sull’istituzionalizzazione del servizio sessuale offerto per esempio a “poveri” impiegati della Silicon Valley costretti alle loro scrivanie per tutto il giorno.

Sexy Shock di Bologna ha curato la prefazione che tende a ricollegare la ricerca della Berstein alla prostituzione nostrana sfatando miti e fornendo spunti di ragionamento:

“Non vogliamo negare né l’esistenza né la gravità del traffico di donne a scopo di prostituzione coatta, tuttavia scambiare il traffico di donne per il mercato del sesso è un grave errore, così come equiparare necessariamente una donna migrante che fa lavoro sessuale ad una donna trafficata. Come spesso accade, non ci sono il bianco ed il nero, ma una straordinaria complessità di grigi: guardarci dentro con la sola prospettiva della vittimizzazione e della mancanza di scelte è miope, e pure disonesto” (prefazione op. cit. pag 12)

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