martedì 15 dicembre 2009

PJ HARVEY: presentazione a Livorno il 16 dicembre



16 DICEMBRE 2009
ALLA LIBRERIA GAIA SCIENZA DI LIVORNO
VIA DI FRANCO 12
ORE 18 e 30


presentazione del libro
P.J HARVEY, Odoya, Bologna 2009
di Stefano Solventi
ne discuterà con l'autore Marco Lezi

La sua musica è una sferzata misteriosa e misteriosamente liberatoria. Un'ossessione blues sbocciata nella culla del Dorset, cresciuta tra inquietudini adolescenziali e un'incontenibile brama di mondo. Quando infine è esplosa, lo ha fatto col piglio travolgente dei predestinati. Dei suoi primi quaranta anni Polly Jean Harvey ne ha dedicati venti a tracciare una parabola fatta di musica, maschere e vita. Non necessariamente in quest'ordine. O forse sì.


Stefano Solventi è nato nel 1969 a Poggibonsi (SI). Dal 2000 è collaboratore della rivista Il Mucchio Selvaggio. Dal 2001 fa parte della redazione della webzine www.sentireascoltare.com. Nella vita reale è impiegato, marito, padre. Non necessariamente in quest'ordine.

venerdì 4 dicembre 2009

Più libri più liberi


Odoya alla fiera del Libro di Roma (5-8 dicembre 2009)


Odoya sarà presente alla fiera del libro della media e piccola editoria Più Libri Più Liberi al Palacongressi (Eur) di Roma.

Odoya sarà allo stand T 19, al primo piano, con i nuovi volumi, il catalogo, i gadget e i libri scontati.

Vi invitiamo a cominciare la giornata con un caffè alla "Colazione da Odoya" presso il nostro stand, oppure a partecipare a un "Aperitivo con Odoya", nel pomeriggio, per dare un'occhiata, tra un bicchiere di vino e un canapé, ai nostri libri.

Per ogni libro acquistato ci sarà in omaggio l’agenda Odoya 2010!


La fiera del libro di Roma è
una kermesse di prima grandezza per importanza sul territorio italiano, un luogo di contatto tra Odoya e i propri lettori, gli autori, i giornalisti e gli addetti ai lavori che crea l’opportunità di provare l’esperienza dello scambio culturale “live”.

domenica 22 novembre 2009

Concept Album: i dischi a tema da stg Pepper al nuovo millennio


Concept Album

I dischi a tema da Stg. Pepper al nuovo millennio

15,00 €

Autore: Daniele Follero
Introduzione: Franco Fabbri
VOLUME ILLUSTRATO

Nata sull’onda della rivoluzione musicale di fine anni Sessanta, la pratica del concept album ha accompagnato la maturità del rock, scrivendo un capitolo importantissimo nella storia della popular music. Relegati troppo spesso a margine del progressive rock e trascurati dalla critica, i dischi “a tema” continuano ancora oggi a rappresentare un affascinante mezzo espressivo, anche negli ambienti del pop da classifica. I recenti concept album dei Green Day sono
la testimonianza più lampante di un filo rosso che, partendo da Frank Sinatra, tiene insieme
Sgt. Pepper’s dei Beatles, Tommydegli Who, The Dark Side of the Moon e The Wall dei Pink Floyd, le storie d’amore di Claudio Baglioni e le favole di Bennato, arrivando fino ai Dream Theater e al brit-pop.
L’assoluta mancanza di letteratura sia scientifica che divulgativa sull’argomento non rende giustizia a una forma di espressività musicale divenuta il simbolo del rapporto tra la popular music e l’LP.



Autore
Daniele Follero, vive e lavora a Bologna, dove insegna musica nella scuola secondaria. Laureato al DAMS, è stato collaboratore della cattedra di Etnomusicologia dal 2003 al 2008.
Giornalista pubblicista dal 1999, è redattore del digital magazine www.sentireascoltare.com.


Libro realizzato in collaborazione con

Sentireascoltare.com

Recensione

Abbiamo cominciato a ricevere baci, inviatecene ancora, i vostri più belli, più strani, più difficili. Tutte le volte che un bacio si è meritato un posto nella vostra memoria. Intanto, una bella recensione.

Storia del bacio sul Venerdì di Repubblica

recensione apparsa sul Venerdì di Repubblica il 20 Novembre 2009
LA NOTIZIA VOLA DI BOCCA IN BOCCA: C'E' UN LIBRO SUL BACIO

di
Irene Maria Scalise

Dal Marinaio di Times Square agli attori del cinema, passando per la pubblicità, l’arte e la politica.
Un volume descrive la storia del gesto più romantico del mondo e rivela parecchie curiosità. Anche scientifiche.


In tempi di influenza è meglio non parlarne, ma che sia alla francese, su una mano, sulle guance o sulla fronte, che rappresenti momento d’estasi nelle più tormentate storie d’amore o che sia il protagonista di una pubblicità, il bacio non rischia certo di scomparire.
I baci più famosi sono, forse, quello dei due innamorati ritratti a Parigi nel 1950 da Robert Doisneau per il settimanale
Life e quello immortalato a Times Square il 14 Agosto 1945 durante i festeggiamenti per la fine della guerra. Ed è solo una delle tante curiosità. Chi volesse approfondire, può leggere Storia del Bacio, libro in uscita in questi giorni, a cura di Adriano Bassi (Odoya, pp. 224, euro 16).
Pochi sanno, per esempio, che saper baciare è un’arte. A New York Mama Gena, maestra di fascino, ha aperto una scuola per insegnare il bacio perfetto. Il costo? Cinquecento euro al giorno, mille per corrispondenza. E non solo. Alcuni scienziati stanno lavorando per capire quanto la qualità del primo bacio possa essere rivelatrice della futura serenità di una coppia. A quanto pare il 66% delle donne e il 55 % degli uomini decidono se continuare un rapporto amoroso in base al primo contatto. Di più. Un bacio rivela il potenziale riproduttivo perché la saliva permetterebbe al cervello di capire se la controparte è portatrice di ormoni «forti».

martedì 10 novembre 2009

La musica di Odoya. Novità in arrivo.


La collana nasce in collaborazione con il digital magazine
SentireAscoltare, la nostra distribuzione e' Messaggerie Libri.
Si tratta di un libro su PJ Harvey e uno sui Concept Album
nella storia della musica.
Nel 2010 pubblicheremo Tracce di rossetto di Greil Marcus,
la biografia di Frank Zappa di Neil Slaven, White Bicycle di Joe Boyd, Funk di Vincent con la prefazione di Alex Chilton, ed altri
da editori come Omnibus, Serpent's Tale.



PJ Harvey
Musiche, maschere, vita
Autore: Stefano Solventi
VOLUME ILLUSTRATO
ISBN: 978-88-6288-052-7
Pagine: 240
Formato: 15,5x21cm
Data di pubblicazione: 19 novembre 2009

DESCRIZIONE:
La sua musica è una sferzata misteriosa e misteriosamente
liberatoria. Un’ossessione blues sbocciata nella culla del Dorset,
cresciuta tra inquietudini adolescenziali e una incontenibile brama
di mondo. Quando infine è esplosa, lo ha fatto col piglio travolgente dei
predestinati. Dei suoi primi quaranta anni, Polly Jean Harvey ne ha dedicati venti a tracciare una parabola fatta
di musica, maschere e vita.
Non necessariamente in quest’ordine. O forse sì.

Stefano Solventi, è nato nel 1969 a Poggibonsi (SI). Dal 2000 è
collaboratore della rivista Il Mucchio Selvaggio. Dal 2001 fa parte
della redazione della webzine www.sentireascoltare.com. Nella vita reale è impiegato, marito, padre. Non necessariamente in quest’ordine.

domenica 8 novembre 2009

Storia del bacio e storie di baci

Viaggio all'interno di un sentimento e di un gesto

Autore: Adriano Bassi
VOLUME RICCAMENTE ILLUSTRATO

Quale significato ha il bacio nelle diverse epoche e nelle diverse culture? Come lo percepiamo e consideriamo? È un gesto spontaneo o il prodotto della civiltà e dell’uomo?

Sacro o terreno, ufficiale o informale, il bacio porta alla mente di ognuno ricordi e momenti di affetto e di desiderio, di omaggio e tradizione. La
Storia del bacio, attraverso testimonianze letterarie, pittoriche e musicali, ricostruisce la storia e la simbologia di un gesto che da sempre fa sognare milioni di persone ogni giorno e che continua a offrire a poeti e artisti lo spunto per creare capolavori capaci di scandire la nostra vita e il nostro tempo.



La
Storia del bacio è la storia di un’emozione che si distende attraverso i secoli, dall’antichità a oggi, dal bacio traditore di Giuda a quelli tagliati nel Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore, da Paolo e Francesca della Divina Commedia a Via col vento, e a tutti quei film nei quali il bacio si fa ardente e compare la dissolvenza.


“Aprite gli occhi e guardatemi.
No, non vi bacerò neanche, benché ne abbiate bisogno.
è questo il guaio: dovreste essere baciata, e spesso, e da un esperto.”
(Clark Gable a Vivien Leigh in Via col vento
)

“Il bacio è un dolce scherzo che la natura ha inventato
per fermare i discorsi quando le parole diventano inutili.”

(Ingrid Bergman)

“Succede ai baci come alle confidenze:
uno tira l’altro, e via via si fanno più vicini e caldi.”
(Vivant Denon)


Autore
Adriano Bassi, direttore d’orchestra, ha condotto spazi musicali per la RAI e per Radio Vaticana. Autore di 14 libri le cui prefazioni recano la firma di importanti e autorevoli personalità. Di recente uscita Il mio Toscanini – raccontato attraverso scritti e aneddoti.

Ci scrivete i vostri baci? Quelli migliori, quelli peggiori, quelli da dimenticare e quelli da ricordare? Quelli inventati e quelli disastrosi. Una cartella. I "baci" che ci piacciono di più li inseriremo nel blog, e, in futuro, chissà. Li aspettiamo
odoyablog@gmail.com

martedì 3 novembre 2009

Odoya a Descritto: il programma


CATANIA 5-7 NOVEMBRE 2009 | Edizione Zero

Ex monastero dei Benedettini c/o Facoltà di Lettere e Filosofia

PROGRAMMA GENERALE


GIOVEDI 5 NOVEMBRE

Chiostro di Levante
ore 10.30-19.00: Spazi espositivi e stand

Caffè letterario
ore 10.30: Presentazione libro “Noi pupari” di Maria Antonietta Maiuri
ore 11.30: Presentazione libro “Lo Sfasciacarrozze”, Riccardo Raimondo (A&B Bonanno Editore) con performance live di Costanzo-D’Urso Jazz Duo. Recital di poesie condotto da Giuseppe Paternò di Raddusa.

Aula 1
ore 15.00-17.00: Ciclo di incontri “Editoria e…”
“Matrice Mediterranea (Le Culture sono il Futuro)”
Lo slogan di DeScritto al plurale per affrontare uno dei temi cruciali della vita di tutti. L’Italia madre d’emigrazione al centro del Mediterraneo e il suo incontrovertibile destino multiculturale.
Matrice (1) il campione da cui possono essere stampati diversi esemplari di un testo [Devoto Oli].
Matrice (2) possibile contenitore creato dal collegamento fra i sogni di persone diverse, che permette nuove connessioni fra gli elementi del reale e diventa strumento di pensiero creativo [Gordon Lawrence - Social Dreaming].

In apertura: saluto e introduzione del Preside Enrico Iachello
Intervengono:
• Rachid Berradi (corridore italo-marocchino della Nazionale Italiana)
• Silvia De Marchi (coordinatrice Edizioni Mangrovie)
• Umberto Di Maggio (sociologo del territorio)
• Elvira Seminara (scrittrice e docente Storia e tecniche del Giornalismo, Università di Catania)

dopoDescritto Libreria Mangiacarte (via Verginelle, 13 – Catania)
Ore 19.00: “Aperitivo con l’Autore”e DJ SET
Presentazione libro “Come i problemi globali diventano locali” (Ed. Terrelibere)





VENERDI 6 NOVEMBRE

Chiostro di Levante
ore 10.30-19.00: Spazi espositivi e stand

Caffè letterario
ore 10.00: Presentazione libro “La musica è troppo stupida” di Aldo Migliorisi
ore 11.00: Presentazione libro “Gli Africani salveranno Rosarno” di Antonello Mangano (Ed. Terrelibere)
ore 12.00: Presentazione libro “Corpo Politico” di Cristiana Caserta (Ed. Odoya) e progetto “Libera la Ricerca”. Interviene Michele Filippini di Odoya Edizioni con Chiara Rizzica.

Aula 1
ore 15.00-17.00: Ciclo di incontri “Editoria e…”
“I circuiti indipendenti: dalla penna allo scaffale”
I nuovi autori, l’impresa indipendente, la degenerazione sistemica del fenomeno dell’editoria a pagamento, le nuove forme alternative di pubblicazione e distribuzione. L’incontro stilerà collegialmente il decalogo del “Vero Editore Indipendente” per la prossima assegnazione dei “Timbri di Elastomero” (dal 2010 a cura del comitato scientifico di DeScritto).

Intervengono:
• Mauro Bonanno (casa editrice Bonanno)
• Totò Calì (fumettista, La Sicilia)
• Renato Camarda (giornalista di Left e Catania Possibile)
• Paolo Consoli (direttore editoriale di Lapis)
• Michele Filippini (casa editrice Odoya, progetto “Libera la ricerca”)
• Giovanna Lombardo (ricercatrice e editor)
• Chiara Rizzica (dottore di ricerca Università di Catania)
• Alessio Spataro (fumettista, da Minimum Fax)





Caffè Letterario
ore 18.30: Presentazione libro “Il Dio dei Mafiosi” di Augusto Cavadi (Ed. San Paolo) con performance live musicale.

Chiostro di Levante
ore 19.30: Happy Hour a cura di Agorà Hostel

Aula Magna
ore 20.30: Happening “Èdomani”
Produzione artistica multimprovvisata e inedita; in scena, fra i musicisti del trio mediterraneo Aptal e i disegni dello stand dei fumettisti siciliani capitanati da Alessio Spataro, una sceneggiatura scritta ad hoc per l’occasione, cucendo i pensieri degli studenti di tutt’Italia che hanno commentato lo slogan di DeScritto. Special guest al violino Francesco Moneti dei Modena City Ramblers e alla voce Lella Costa.


dopoDescritto Ostello del Plebiscito
ore 21.30: Aperitivo e dj set




SABATO 7 NOVEMBRE

Chiostro di Levante
ore 10.30-14.00: Spazi espositivi e stand

Caffè letterario
ore 10.00: Presentazione di KRILL Rivista Quadrimenstrale, Num 00 “Il Bene Comune” – Interverranno i componenti del comitato di redazione
ore 11.00: Presentazione libro “Ponte sullo stretto e mucche da mungere” di Luigi Sturniolo (Ed. Terrelibere)
ore 12.00: Presentazione libro “Un nuovo inizio” di Vincenzo Maimone (Sampognaro&Pupi Editori Associati)


Aula 1
ore 15.00 -17.00: Ciclo di incontri “Editoria e…”
“La Cultura è Futuro”
Lella Costa è la Complice Illustre 2009. Il suo nuovo libro “La sindrome di Gertrude. Quasi un’autobiografia” dà l’occasione per svolgere il manifesto di DeScritto e discutere delle paludi del sistema-Italia e delle prospettive degli investimenti culturali.




Intervengono:
• Lella Costa (attrice, Complice Illustre 2009 di DeScritto)
• Alessandro De Filippo (laboratorio multimediale La.mu.s.a)
• Vincenzo Mulè (giornalista vicedirettore di Terra)
• Fernando Gioviale (docente di Storia del Teatro, Università di Catania)

venerdì 30 ottobre 2009

Note a margine sull'incontro all'Aula Absidale con Evangelisti e Alessandrini

Festival della Storia all’Aula absidale di Santa Lucia: incontro sulla
pirateria con Valerio Evangelisti e Luca Alessandrini
19 ottobre 2009 - 19:09

(Cosimo Plasmati)

Un teschio con due tibie incrociate, il Jolly Roger: basta nominarlo e
subito la nostra fantasia e la memoria recente si riempiono di uomini con
una benda sull’occhio, la barba folta e una cappello a falde tese. I pirati:
ritratto di una porzione molto ristretta della realtà, che è stato poi
arbitrariamente esteso a tutta la pirateria.

Luca Alessandrini, direttore dell’Istituto Storico Parri e promotore
dell’incontro, e Valerio Evangelisti, autore di Tortuga e Vera Cruz, in
questo incontro in collaborazione con la casa editrice Odoya, che ha
all’attivo una serie di pubblicazioni di importanti testi sulla pirateria,
hanno sfatato nell’incontro di ieri nell’Aula absidale di Santa Lucia il
mito del pirata gentiluomo, eroe dei sette mari e difensore della libertà
come siamo abituati a vederlo adesso.

Certo, come ha evidenziato Alessandrini, l’elemento libertario è sempre
stato molto forte (e come poteva essere altrimenti, essendo i pirati dei
reietti?), e infatti ha dato vita proprio ai numerosi segni delle bandiere
pirata, dei quali il Jolly Roger è solo il più famoso: segni che per la
maggior parte rimandavano alla morte o al tempo (una clessidra, per
esempio), per indicare che erano le uniche autorità alle quali ci si
intendeva sottomettere.

Un argomento “di moda” la pirateria? Certamente no, perché se di moda si
tratta, non è mai morta: anzi, è cominciata direttamente in contemporanea
con la cosiddetta “età d’oro” della pirateria, nel Settecento, quando fu
pubblicata un’opera storica attribuita a Daniel Defoe, che fece subito il
giro del mondo, ed è continuata poi con romanzi scritti in tutte le lingue,
e che hanno in Italia come maestro Salgari. Il fenomeno va anche oltre: una
divisione delle SS aveva come simbolo proprio il Jolly Roger. Ma qui il
significato attribuito alla morte, passato già attraverso il romanticismo,
si era rovesciato, e diventava un simbolo estetico da idolatrare; e poi
arriviamo ai giorni nostri, con i simboli pirateschi esibiti da centri
sociali e hacker, un uso che, secondo Alessandrini, è arbitrario e
sbagliato.

Ma quello che colpisce da subito, al di là dell’immagine piratesca e della
sua evoluzione, è il fatto che la pirateria abbia sempre avuto alle sue
spalle un potere forte che la proteggeva; e qua il riferimento all’attualità
è stringente. Alessandrini lamenta che non si parli mai seriamente dei
“nuovi pirati”, quelli che con mezzi tecnologicamente avanzati fanno ostaggi
sulle rotte più trafficate (vedi il recente caso in Somalia): è impossibile,
ai nostri giorni, nascondere una nave, quando i satelliti sono in grado di
guardare nel dettaglio la superficie terrestre. Il problema è, allora,
politico ed economico: c’è sicuramente qualcuno che protegge questi pirati,
che fornisce loro i mezzi per assaltare le navi, che li nasconde.
Esattamente come succedeva nel Seicento, quando i governi inglese, francese
e olandese davano l’autorizzazione (la “lettera di corsa”, da cui il nome
“corsari”) a un avventuriero di poter nuocere ai traffici spagnoli di
oltremare, in cui passava la maggior parte dell’oro e dell’argento europeo.
Fu proprio grazie alla loro protezione che i pirati poterono costruire la
loro fama; non a caso, quando invece furono messi da parte perchè la potenza
spagnola era tramontata e intralciarono i traffici inglesi, furono spazzati
via in pochi anni.

Non sottovalutare i legami politici, quindi, e storicizzare il tema evitando
l’idea romantica del pirata, come ha sottolineato Valerio Evangelisti, da
bambino lettore di Salgari, e poi di romanzi che descrivevano i pirati come
barbari assetati di sangue: la verità sta nel mezzo. Erano avventurieri,
alcuni quindi anche dotati di personalità, come Morgan o Lafitte, che nella
maggior parte dei casi non avevano esperienza di mare (erano ex graduati
dell’esercito a terra) e non sapevano neanche nuotare; l’Olonese per
esempio, che tagliava mani e gambe ai suoi prigionieri, per un errore finì
su un’isola dove fu divorato dai cannibali. A parte l’aneddotica, però, che
potrebbe occupare (come infatti fa) volumi su volumi, uno studio appena più
approfondito ci svela che questo mondo è un po’ meno avventuroso, e un po’
più terribile di come sembra. Venivano reclutati nelle ciurme pirata tutti,
dagli orfani (usati come “svago” per i marinai che non vedevano una donna da
troppo tempo) ai disertori, o perfino agli avventori di una locanda che
venivano ubriacati e si risvegliavano imbarcati in un viaggio che sarebbe
durato parecchi anni. Non erano esperti nella navigazione: sostavano nei
pressi delle grandi rotte, e viaggiavano quasi solo in linea retta, per
piccoli spostamenti. Praticavano lo schiavismo: la “democrazia” di cui si
parla negli ultimi tempi, che tende a rivalutarli come precursori di tutto
(femminismo compreso: altro mito da sfatare, quello delle donne pirata che
ebbero sempre un ruolo marginale e molto maschilizzato), in realtà valeva
solo per una certa fascia di persone. Ultima importante nota, quella del
fascino dell’isola di Tortuga, “capitale dei pirati” che altro non era se
non la residenza del governatore francese dell’isola di Haiti, che dall’alto
della sua imprendibile fortezza proteggeva i pirati in cambio di sostanziose
mazzette. Anche qui, quindi, c’entra poco Johnny Depp e la sua ciurma
impetuosa.

Ma allora, perchè questo tema continua ad affascinarci, e soprattutto a
sfuggire alla storicizzazione per rifugiarsi sempre nell’idealizzazione? La
risposta forse, come ha ricordato concludendo Alessandrini, la conoscevano
già i Greci, secondo i quali “ci sono tre tipi di uomini: i vivi, i morti e
quelli che vanno per mare”. Il mare è pericoloso, è mortale, va sfidato:
forse per questo non riusciamo a guardare i pirati di oggi con occhi
oggettivi e a combattere questo fenomeno.

Segnalazione di Storia del Fumo


LA RIABILITAZIONE DEL FUMO
L’importanza culturale del fumo sopravvive allo stigma del
fumatore che, da quando si conoscono gli aspetti negativi della
dipendenza da tabacco, ha pervaso la società. Bogart, il Che,
Churchill sono entrati nell’immaginario perennemente
accompagnati da un sigaro fumante. “Storia del fumo” di
Sander L. Gilman e Zhou Xun (Odoya) raccoglie saggi sugli
aspetti antropologici legati alla questione.
(Da City, Bologna)

Segnalazione Storia dei vampiri


Tutti i segreti dei vampiri

Che siano nobili galanti di mezza
età dal lungo mantello nero o affascinanti
ragazze cerulee, adolescenti
alla Twilight o sexy pinup
alla Vampirella, i vampiri e tutto
l’immaginario che ruota attorno
a loro godono di un’ottima fortuna
letteraria e cinematografica.
Ma come nasce il mito del
vampiro? Da quali basi storiche
prende le mosse? L’origine del
vampiro è strettamente connessa
all’idea di male, di paura e di
morte e per questo affascina.

“Storia di vampiri” di Mattew Beresford
(Odoya Edizioni) analizza
il fenomeno attraverso una cospicua quantità di fonti
( da Cronacaqui Torino, 22 ottobre)


martedì 27 ottobre 2009

Storia del fumo: anticipazione


Un libro adatto per entrambi gli schieramenti: fumatori e non fumatori possono battersi a suon di storia e citazioni leggendo la Storia del Fumo di Sander L.Gilman e Zhou Xun, pubblicato da Odoya.

Da quando è stata dimostrata l’influenza negativa di tabacco e nicotina, il fumo ha assunto sembianze demoniache, ma chi può immaginare che Guevara senza sigaro, la Dietrich senza la sua sensuale sigaretta o Humphrey Bogart che mastica una gomma? E come immaginare una cantina del jazz del primo ‘900 se non scura e fumosa?

Storia del Fumo è una raccolta di saggi che analizzano gli aspetti antropologici del fumo, dei sigari, delle pipe, delle sigarette, della ganja mistica dei rasta jamaicani, delle fumerie d’oppio di Dickens. Poiché non esiste un solo tipo di fumo, per capirne le differenze, le origini, gli usi e i significati gli autori ripercorrono in una analisi attenta la storia e la psicologia di fumo e fumatori.

I non fumatori saranno contenti di sapere che il libro affronta anche i temi scottanti delle conseguenze negative della nicotina, delle crociate anti fumo e della dipendenza creata non solo dalle sigarette, ma dall’immagine cool che le industrie del tabacco hanno inserito nei nostri comportamenti, in modo più o meno subliminale.

Ma se fumare fa male, perché ci autocondanniamo? E quando e perché l’essere umano ha cominciato a fumare? Se esistono delle risposte il primo posto dove cercarle probabilmente è proprio nella Storia del fumo.

Potrebbe anche succedere che, leggendolo, fumatori e non riescano a trovare un equilibrio tra fumo e dipendenza i primi, tra fumo e tolleranza i secondi. Chissà.

(anticipazione tratta da www.librisulibri.it)

I corsi di Odoya

Il primo novembre è la data di scadenza per l'iscrizione al corso pratico di impaginazione editoriale e redazione organizzato da Odoya. Un corso accessibile a tutti, con interessanti possibilità di sviluppo che potete leggere qui.

venerdì 23 ottobre 2009

Tre giorni a Catania con "Libera la Ricerca"


Odoya edizioni a Descritto
Catania 5-6-7 Novembre 2009







La ricerca italiana da pubblicare, leggere, condividere! Il progetto libera la ricerca, prima non c’era, ora c’è.


Odoya edizioni di Bologna presenta il primo libro uscito con il progetto Libera La Ricerca, presso il Caffè letterario della fiera dell’editoria indipendente non a pagamento Descritto,
A Catania Ex monastero dei Benedettini presso la facoltà di lettere e Filosofia, Piazza Dante ore 12.00 di Venerdì 6 Novembre 2009.

Cristiana Caserta,

Corpo politico.
Corpo, Dike, comunicazione fra Agamennone e Pericle.

Intervengono l’autrice Cristiana Caserta

Il Dottor Michele Filippini responsabile progetto Libera La Ricerca

Il Dottor Marco Desimoni presidente Odoya edizioni

I relatori saranno anche presenti alla Tavola rotonda all’interno della Facoltà di Lettere e Filosofia il 6 Novembre alle ore 16.00

Libera la Ricerca: un progetto di pubblicazione di studi in campo umanistico dedicato ai precari dell’università che prevede la completa gratuità dell’operazione per l’autore.
La finalità del progetto è di dare forma e vita alle ricerche dei giovani accademici italiani, convalidandole dal punto di vista scientifico secondo un sistema incrociato di Blind Referee: un doppio controllo di altri ricercatori o docenti per i quali il pubblicando rimarrà anonimo, per evitare simpatie professionali e scambi di favori.

Le ricerche diverranno così dei veri e propri libri stampati in digitale e potranno arrivare, grazie alla distribuzione di Messaggerie, in tutta Italia.
Oltre al cartaceo, grazie alla licenza Creative Commons, gli impaginati verranno inseriti in Google Libri, sul sito di Creative Commons Italia e in altre banche dati dove potranno giungere facilmente all’attenzione del panorama accademico a livello gratuito. La licenza Creative Commons 3.0 consente di copiare, diffondere e utilizzare la ricerca, pur conservandone l’attribuzione e l’integrità.
In questo modo, i ricercatori avranno una certificazione ralativa alla pubblicazione che consente loro di partecipare ai concorsi per docente, ma contemporanemente potranno consolidare anche i rapporti tra loro creando un vero e proprio circuito culturale che promuova la ricerca libera a livello nazionale. La collaborazione con ADI (Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani) conferma l’interesse per questo tipo di progetto e il gran numero di adesioni, sia tra i referee che tra i pubblicandi è sintomo di una proposta che interessa i giovani studiosi.




http://www.odoya.it/index.php?main_page=page&id=94&chapter=





Temporaneamente tua


Un appuntamento importante
Lavoro sessuale e lavoro di genere.

ELISABETH BERNSTEIN
TEMPORANEAMENTE TUA
Intimità Autenticità e Commercio del Sesso
Introduzione di Sexy Shock
Odoya, Bologna, 2009

Presenteremo questo libro
Mercoledì 28 ottobre 2009, ore 15,30 Aula Dipartimento “Carlo Arturo Jemolo” Dipartimento di Politica, Istituzioni,
Storia Strada Maggiore, 45 Bologna

Intervengono Gaia Giuliani (Università di Bologna) la traduttrice del volume, Maia Pedullà e le autrici dell’introduzione, Betty (Sexyshock)
Coordina: Raffaella Baritono docente di Storia e Istituzioni delle Americhe


Elizabeth Bernstein è Assistant Professor in Sociology and Women’s Studies al Barnard College della Columbia University. È stata co-editor del volume Regulating Sex: The Politics of Intimacy and Identity. Può il lavoro sessuale essere protagonista di un empowerment femminile?

Questa ricerca su campo si occupa di dare una risposta a questo interrogativo, che può apparire dall’esito scontato. E dimostra che l’esito non è così scontato. Passando sette anni tra cellulari della polizia, associazioni di sex workers, strade e night club di tre città diverse (San Francisco, Amsterdam e Stoccolma), Elisabeth Bernstein trova ragazze che hanno compiuto una scelta.

Il ragionamento che vede mutare le parole d’ordine della società borghese da sacrificio a godimento (tesi che si fanno spazio nei ragionamenti di svariati intellettuali europei) suggerisce la possibilità, tramite il lavoro sessuale di guadagnare meglio lavorando meno. Il sex work al femminile non è facilmente inquadrato come il “mestiere più vecchio del mondo”, può essere considerato una specie imprenditoriale che mette in campo doti femminili e creatività, grazie allo sviluppo dei mezzi di contatto con il cliente dato dal web. Ma anche grazie al sindacato delle ballerine “esotiche”; alla solidarietà tra ragazze o al ragionamento collettivo sull’istituzionalizzazione del servizio sessuale offerto per esempio a “poveri” impiegati della Silicon Valley costretti alle loro scrivanie per tutto il giorno.

Sexy Shock di Bologna ha curato la prefazione che tende a ricollegare la ricerca della Berstein alla prostituzione nostrana sfatando miti e fornendo spunti di ragionamento:

“Non vogliamo negare né l’esistenza né la gravità del traffico di donne a scopo di prostituzione coatta, tuttavia scambiare il traffico di donne per il mercato del sesso è un grave errore, così come equiparare necessariamente una donna migrante che fa lavoro sessuale ad una donna trafficata. Come spesso accade, non ci sono il bianco ed il nero, ma una straordinaria complessità di grigi: guardarci dentro con la sola prospettiva della vittimizzazione e della mancanza di scelte è miope, e pure disonesto” (prefazione op. cit. pag 12)

sabato 17 ottobre 2009

Pirateria, un incontro da non perdere, domani a Bologna.

In occasione della Festa della Storia, con la partecipazione di Valerio Evangelisti:

La pirateria tra mito letterario e attualità
La filibusta, il Mediterraneo in età moderna e la Somalia di oggi.
Uno sguardo storico


Domenica 18 ottobre, ore 15
Bologna - Aula absidale di Santa Lucia
Via De' Chiari 25A

Incontro promosso da Odoya in collaborazione con l'
Istituto Storico Parri
Partecipano
Luca Alessandrini direttore del Parri, Valerio Evangelistiscrittore e Paolo Lingua saggista.

A una settimana dall’uscita di
Vera Cruz, il nuovo romanzo di Evangelisti, l’autore si confronterà con il direttore dell’Istituto Storico Parri sulle diverse concezioni della pirateria. Inoltre il dottor Paolo Lingua, maggiore esperto di guerra da corsa (e di Andrea Doria in particolare) contribuirà al dibattito fornendo una propria visuale sull’argomento.
L’incontro è inserito nella cornice della Festa della Storia, periodo ricco di eventi organizzato da un folto comitato di storici sotto la direzione di Rolando Dondarini e grazie alla coordinazione di Beatrice Borghi.
Comune, Provincia di Bologna, UniBo e Regione Emilia Romagna patrocinano anche quest'anno l'evento.

Le cronache giornalistiche della pirateria nei mari antistanti la Somalia, rapidamente divenuta oggetto dell’attenzione internazionale per la gravità degli atti compiuti, pare coincidere con una ripresa di interesse per le vicende storiche della guerra da corsa e della pirateria.
L’incontro intende fornire una occasione per storicizzare il fenomeno della pirateria e restituirlo alla sua dimensione storica distinguendo le interpretazioni storiche dai modelli proposti all'immaginario.

Tra i titoli Odoya che vi invitiamo a scoprire (tutti corredati da un ricco apparato di immagini):

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Storia della pirateria di Philip Gosse. Con introduzione di Valerio Evangelisti
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Il corsaro Andrea Doria di Antonio Perria
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Storia dei vichinghi di Donald F. Logan

domenica 11 ottobre 2009

Un Hussein alla Casa Bianca


Cosa pensa il mondo arabo di Barack Obama?

A cura di Donatella Della Ratta e Augusto Valeriani
Prefazione di Khaled Fouad Allam


Libro di grande interesse, tornato di schiacciante attualità dopo l'assegnazione al presidente americano del Nobel per la Pace. Cosa pensano i media arabi di Barack Obama?

Quale sarà la politica estera di Obama nei confronti del mondo arabo?
Gli autori di questo libro analizzano i media arabi, raccolgono le opinioni di giornalisti, studiosi, uomini di affari e persone comuni in Medio Oriente e in Usa offrendoci una prospettiva sui futuri rapporti tra Stati Uniti e mondo arabo.
Ulteriori informazioni qui

giovedì 1 ottobre 2009

Odoya edizioni a Pisabook festival 9-10-11 ottobre 2009


Odoya non poteva mancare alla fiera dell'editoria indipendente: Il filo rosso che lega le nostre scelte editoriali e il contenitore culturale pisano presentano alcune fondamentali affinità. La scelta di promuovere la cultura in Italia per passione, con un occhio al sociale e senza snobismi o lobbysmi, per esempio, ma anche la voglia di ammodernare l'editoria guardando al digitale e agli aspetti di innovazione dell'oggetto libro.
E' per questo che abbiamo voluto portare il meglio alla Kermesse toscana, i nostri progetti e le nostre collaborazioni migliori.

In questa sede, quindi, oltre allo stand ricco di novità, presenteremo in anteprima assoluta i primi testi nati con il progetto Libera la Ricerca

Sabato 10 ottobre, ore 14 in Sala Pacinotti
Cristiana Caserta
Corpo politico.

Corpo, Dike, comunicazione fra Agamennone e Pericle.


Elena Piffero

What happened to partecipation?
Urban developement and authoritarian upgrading in Cairo's informal neighbourhoods


Interverranno
Dottor Michele Filippini

responsabile del progetto Libera la Ricerca

Il presidente ADI Fernando D'Aniello


Le dottoresse Cristiana Caserta ed Elena Piffero, autrici dei primi saggi pubblicati con il progetto

dottor Daniele Bertini, referee

dottor Giuseppe Gori Savellini dell'Università di Siena, autore di" Giornalismo del Dopoguerra" (Odoya edizioni)
e altri ospiti del panorma accademico italiano


Domenica 11 0tt0bre alle ore 17 presso il Caffé letterario di Pisabook festival


Valerio Evangelisti, scrittore di fama internazionale, creatore dell'inquisitore Eymerich sarà con noi per presentare il libro

"Storia dei vampiri" di Matthew Beresford ( in uscita in questi giorni in tutte le librerie per Odoya), di cui ha scritto la prefazione. Altre notizie su questo libro le trovate qui

lunedì 28 settembre 2009

Presentazione a Firenze


Martedì 29 settembre alle ore 21 presso la libreria
La citè, Borgo San Frediano 20 r
Firenze


Reading- presentazione di Giuseppe Gori Savellini


GIORNALISMO DEL DOPOGUERRA

Tra memoria e rimozione


Interverranno l'autore e l'attore Riccardo Lestini che punteggerà di musica e parole le pagine del libro.
Ad ogni argomento Riccardo collegherà letture tratte da libri o canzoni del Novecento, ovviamente collegate all'argomento. Ci saranno Carlo Levi, Bassani, Vancini e altri. Con le parole di grandi autori, ecco ripercorsi gli anni immediatamente dopo la guerra.

mercoledì 23 settembre 2009

STORIA DEI VAMPIRI. La prossima settimana in libreria.


Mattew Beresford
STORIA DEI VAMPIRI
prefazione di Valerio Evangelisti
Odoya
nelle migliori librerie dal 27 settembre

Se i cristiani credono che Gesù Cristo sia risorto, l'idea della resurrezione di vampiri è poi così assurda?
M. Beresford
Che siano nobili galanti di mezza età dal lungo mantello nero o affascinanti ragazze cerulee, adolescenti alla Twilight o sexy-pin up alla Vampirella, i vampiri e tutto l'immaginario che ruota intorno a loro godono di un'ottoma fortuna letteraria e cinematografica. Ma come nasce il mito del vampiro? Da quali basi storiche prende le mosse? Perché, in fondo, moltissima gente vuole credere che realmente alcuni morti camminino sulla terra in cerca di sangue umano? E come si sono coagulate le caratteristiche del personaggio vampiro? L'origine del vampiro è strettamente connessa all'idea di male, di paura e di morte e per questo affascina. Stimola le coscienze all'altezza dell'animalità: il vampiro ha a che fare col sangue, con gli artigli, col sesso e con la notte. Questo libro analizza il fenomeno attraverso una cospicua quantità di fonti. Ne parleremo ancora, intanto potete già ordinarlo, sul sito di Odoya.
"Il vampiro moderno è una creatura nata da demoni, bruciata come eretica e ingiuriata per essere la creazione del diavolo stesso" ( Dal libro)
"Vai laggiù tra gli alberi. Liberati di quel che di umano è rimasto del tuo corpo e non innamorarti così follemente della notte da smarrire la strada" (Intervista col vampiro, di Anne Rice)

domenica 20 settembre 2009

Giornalismo del dopoguerra. Tra memoria e rimozione


Al termine della Seconda Guerra Mondiale, l'Italia è un paese insanguinato, dilaniato da conflitti umani e politici, al contempo è una terra di confine, l'ultima appendice occidentale sul mediterraneo.

Quale ruolo hanno avuto i giornali in questa situazione?

Un ruolo principale, il veicolo tra le necessità del governo e la reazione del paese.

Il desiderio collettivo di chiudere i conti con il passato trova risonanza perfetta sulle pagine dei quotidiani, appena tornati nelle mani dei vecchi proprietari. Si assiste così a una lenta ma inesorabile rimozione della memoria dei conflitti appena sopiti.

Il racconto, attraverso le parole dei giornalisti e gli articoli più significativi del giornalismo italiano nell'immediato dopoguerra, dal processo Kesselring (descritto magnificamente da Indro Montanelli nel 1947) alla cicatrice visibile di filo spinato a tagliare il territorio della Venezia Giulia e dell'Istria.

La storia dei conflitti presenti in Italia, tra antifascisti e anticomunisti nella quale i giornali giocarono un ruolo politico, reso esplicito anche dall'analisi degli assetti proprietari delle maggiori testate italiane.

La necessità di unire l'Italia si affianca a quella di pacificare il territorio, ma per fare questo i problemi irrisolti devono rimanere tali: gli scontri dimenticati, i documenti sulle stragi insabbiati, e i responsabili impuniti. Gori Savellini utilizza la carta stampata per descrivere un monento storico delicato. Le descirzioni dei giornali, i tagli degli articoli e la linea politica delle testate o delle grandi firme vengono fatte parlare nel loro complesso e nella loro sintesi per descrivere la tendenza ad assolvere i fascisti per non destabilizzare il paese.

L'attualità di questo saggio è data dall'unione tra la storiografia narrata e le teorie comunicative moderne: la storia appare fatta dalle opinioni e le opinioni dagli opinion makers.

Giuseppe Gori Savellini, l'autore, è laureato in Storia dei Media presso il dipartimento di Scienze della Comunicazione dell'università di Siena, è cultore di Teorie e Tecniche del Linguaggio Giornalistico. Si occupa di comunicazione pubblica e politica. Studioso anche di cinema, collabora con festival, rassegne e laboratori di produzione.

...
Il libro sarà presentato a Firenze il 29 settembre alle 21 e 30 con un reading di Riccardo Lentini ( scrittore, regista teatrale). Sarà presente l'autore. Vi comunicheremo dettagli più precisi prossimamente.

sabato 19 settembre 2009

Slideshow, le cover di Odoya, parte 1




Le cover di Odoya, le storie da assaggiare e da vedere, nuovissimo slideshow che potete vedere, commentare e votare cliccando qui

Assaggiando le Storie di Odoya: la pulizia e la sporcizia del corpo


Vasche, latrie, bagni di vapore e acqua calda; saponi, saponette, cessi portatili in legno e water di porcellana...sistemi fognari...una lunga storia di pratiche personali e collettive per pulire il corpo. Come nasce l'idea di igiene del corpo? Come si è sviluppata nel corso del tempo?
Per i romani essere puliti significava un'immersione di due ore in vasche di differenti temperature; per gli aristocratici francesi del XVI secolo cambiarsi la camicia una volta al giorno e mai- orrore!- immergersi nell'acqua. Oggi viviamo in un mondo di deodoranti, di profumi stick e spray, disinfettanti per le mani, salviette e kleenex.

Storia della pulizia rivela le bizzarre indicazioni mediche, i peccatucci igienici dei re, delle signore, dei monaci e dei cittadini comuni, guidandoci attraverso un percorso tortuoso verso l'idea di pulito di oggi. Un'esplorazione unica e originale, un'analisi delle nostre idee di privacy, salute, individualità, religione e sessualità.
Uscito da pochissimo, illustrato è un saggio godibilissimo e sorprendente di Katherine Ashenburg, docente universitaria e giornalista


"Quando sentiamo l'odore del corpo di un altro, noi respiriamo quello stesso corpo con la bocca e il naso e lo possediamo all'istante, nelle sue più segrete sostanze, nella sua vera essenza"
Jean Paul Sartre

Libera la ricerca




Creare, condividere, diffondere il sapere: il progetto che mancava:



Chiunque abbia frequentato l'ambito bibliotecario o universitario in genere conosce la figura del ricercatore precario: sempre presente, sempre al lavoro tra manuali e libri non tradotti, costretto a tirare la giacchetta a docenti che hanno sempre poco tempo e bisogno di qualcuno che gli porti un caffè. Le paghe di questi cognitari non sono all'altezza di quelle europee, da qui la necessità di migrare all'estero per avere una posizione dignitosa all'interno della cultura mondiale. Questi personaggi, da noi considerati "topi di biblioteca"sono l'avanguardia della produzione culturale del nostro Paese. Riforma dopo riforma la possibilità di entrare nel jet set dei docenti diviene sempre più scarsa ma la cultura in Italia esiste ed esiste grazie a loro.

I nostri "cervelli" non hanno davvero nulla da invidiare a quelli degli altri paesi se non le condizioni lavorative in cui i ricercatori di Francia, Germania, Olanda o Stati Uniti vengono fatti crescere. Tutti gli scandali sui favoreggiamenti attuati dai baroni universitari non hanno avuto il ruolo di un vaccino ad un sistema di privilegi clientelari. I ricercatori, precari per condizioni e non per mancanza di merito, aggiungono ogni giorno un tassello al pensiero umano anche delle nostre università.

Il 29 giugno, Rita Clementi, ricercatrice precaria di Pavia, autrice di importantissime scoperte in campo oncologico e più di 10 anni di ricerca precaria alle spalle, ha scritto a Giorgio Napolitano:" La ricerca in Italia è malata" descrivendo la sua necessità di migrare.

Odoya, giovane casa editrice indipendente, si inserisce in questo meccanismo, dando una possibilità di diffusione al sapere che ogni giorno si produce nelle nostre università. Nasce il progetto Libera la Ricerca, dedicato ai ricercatori precari. Odoya pubblica gratuitamente le ricerche dei nostri cervelli perché ci crede.
Attraverso un sistema incrociato di Blind Referee e una presentazione della ricerca fatta da terzi, solo le ricerche con una chiara validità scientifica saranno pubblicate. Per i testi selezionati verranno proposti degli ottimi oggetti-libro diffusi in tutto il territorio nazionale. ( Messaggerie distribuisce per Odoya). I libri seguiranno anche le norme che consentono di utlizzare la pubblicazione come documentazione per i concorsi da docente.
Le aree interessate sono quelle di materia umanistica: dal'antropologia all'area giuridica in quanto prevalentemente, le pubblicazioni delle materie di area scientifica, competono alle riviste di settore in forma di articolo.


Ma non solo.

Le ricerche non verranno veicolate solo tramite la pubblicazione: metteranno anche le ali della presenza in rete. La licenza con cui verranno editate sarà Creative Commons 3.0: modalità di licenziare che garantisce maggiore diffusione e fruibilità. Con la licenza libera e il pdf su GoogleBooks e sul sito di Creative Commons.it, scaricabili a livello gratuito, la possibilità di reperire, stampare, fotocopiare e diffondere le ricerche è massima, sviluppando da un lato l'utilizzo come strumento teorico; dall'altro la curiosità del lettore che può optare per il comodo formato-libro che Odoya propone. La licenza tutela inoltre il ricercatore rendendo illegittimi il plagio e la trasformazione dell'opera.

Odoya inoltre incentiva e supporta la creazione di una rete nazionale di ricercatori. Il rapporto stesso fra referee (che saranno ad ogni modo ricercatori) e pubblicandi, dopo la selezione delle opere, da pubblicare, incentiva la collaborazione fra ragazzi di università diverse su tutto il territorio nazionale.

Ad oggi, constatiamo che, dall'apertura della "chiamata alle armi" diretta ai referee a ora, l'afflusso è di 150 ricercatori idonei disponibili!!
I primi testi usciranno a ottobre.


Altre informazioni qui



COLLABORAZIONI

I libri prodotti saranno quindi digitalizzati e messi su Googlebooks. Il progetto Libera la Ricerca si svolge in collaborazione con l'associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani (ADI) e prevede il supporto di Creative Commons Italia. Inoltre è prevista una presentazione del progetto presso il Pisa Book Festival il 10 ottobre 2009, ore 13, Sala Blu, con la presenza di alcuni partecipanti al progetto, ( pubblicandi e referee) e dei giovani ricercatori che hanno già pubblicato con Odoya (Giuseppe Gori Savellini dell'Università di Siena e Riccardo Michelucci dell'Università di Dublino)




mercoledì 16 settembre 2009

Calendario presentazioni: Il corsaro


Calendario presentazioni di Odoya edizioni autunno 2009. Appuntamento a Genova



17 settembre ore 18, Genova. Presentazione de Il corsaro Andrea Doria di Antonio Perria presso Forum Fnac, via xx Settembre 46/R. Interverrano Paolo Lingua, direttore di Telenord ed esperto di Andrea Doria e Augusto Boschi, giornalista del Secolo XIX

Giovane e indipendente


Nella definizione di Odoya non possono senz'altro mancare due aggettivi: giovane e indipendente. Giovane per l'età anagrafica dei soci e dei collaboratori, ma anche per l'idea di cultura che ne deriva.
Indipendente per lo spirito libero che la pervade. Nessuna influenza che costringa a blandire questo o quel partito, nessuna connivenza col baronato universitario.
Tra le ricerche di oltreoceano e quelle delle nostre università, Odoya mette in circolo saperi tramite la pubblicazione e la diffusione di testi freschi, in cui coesistono la natura accademica e quella divulgativa. Il semplice curioso e l'esperto della materia, possono trovare nei nostri libri ricerche godibili, ma accuratamente preparate. Materiale accattivante di sociologia delle comunicazioni, di storia generale, oppure un target peculiare sull'attualità del rapporto USA Medioriente caratterizzano una produzione variegata in cui le fonti spaziano nell'orizzonte culturale più ampio. Inoltre l'ambito dei gender studies rappresenta un orizzonte culturale nuovo a cui stiamo fornendo supporto nella distribuzione.

E' inoltre importante per Odoya il valore di alcuni testi che, accuratamente svecchiati nella forma e nella sostanza dalla curatela. prendono così nuova vita.

mercoledì 9 settembre 2009

Il significato di Odoya




Odoya attraversa misteriosamente diverse culture che non hanno, in apparenza, nulla in comune tra loro, compare e scompare nel corso della storia senza essere mai determinato da un significato preciso, è un'invocazione, un saluto, un nome proprio, un'espressione fonetica, è divinità ed elemento naturale...


Odoya è il nome del nostro logo, un uccello che spiega le sue ali mentre nasce dalle acque.


Odoya è il nome del fiume Niger per gli Yoruba che abitano lungo le sue sponde, il fiume creato dalla divinità Oya, signora dei venti e delle acque, dispensatrice di vita e garante del suo rinnovarsi.


Odoya è il grido con cui si invoca Yemanjà, la bella dea madre del mare nel culto afro-brasiliano del Candomblè, un rito che giunge dallo Yoruba o dal Dahomey e i cui seguaci, cantando e ballando, gettano fiori e liquori come offerte al mare.


Odoya è un canto di lavoro della Georgia.


Odoya è la prima registrazione dell'album "Kohuept, live in Leningrad" del 1987 di Billy Joel registrata presso Djvari Monastary in Tibilisi, Georgia